L'angolo delle lingue dimenticate
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L'angolo delle lingue dimenticate
L'angolo delle lingue dimenticate:
compassione: dal latino cum patior sopporto, patisco insieme
comunità: dal latino communitas, astratto di communis, che deriva dall'unione di cum : con, e munus: dono, quindi concettualmente unisco i doni, i doni insieme
Animo y fuerza
Vittorio
compassione: dal latino cum patior sopporto, patisco insieme
comunità: dal latino communitas, astratto di communis, che deriva dall'unione di cum : con, e munus: dono, quindi concettualmente unisco i doni, i doni insieme
Animo y fuerza
Vittorio
Ultima modifica di Kaya il sab 29 nov 2008, 23:55, modificato 1 volta in totale.
- Tsunki
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Re: Latino questo sconosciuto
Che bella idea! Mi piace tanto che l'ho splittata in un nuovo topic!vittorio ha scritto:L'angolo delle lingue dimenticate:
compassione: dal latino cum patior sopporto, patisco insieme
comunità: dal latino communitas, astratto di communis, che deriva dall'unione di cum : con, e munus: dono, quindi concettualmente unisco i doni, i doni insieme
Però l'etimologia di comunità non è esatta:
munus in origine non significa "dono", significa piuttosto "cómpito, incombenza, dovere (da eseguire)". Da cui anche "prestazione".
In seguito, pur mantenendo anche il vecchio valore, passa a significare pure "prestazione gratuita", da cui poi anche "omaggio, dono". Che però
è accezione recente.
Communis ("comune") da cui deriva communitas è una parola antica e perciò significa "incombenze da svolgere insieme o che riguardano l'insieme di più persone", "mettere insieme i compiti e i doveri". Più scomodo, eh?
L'etimologia è analoga a quella di immunis ("immune"), che in origine significa "esente da prestazioni da compiere, esentato da doveri" e per es. si poteva di dire: immunis militia, "esentato dal servizio militare", che appunto era di solito una prestazione dovuta.
ánimo y fuerza
Tsunki
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Accipicchiolina,
cugino Oscar ha splittato prima di Tsunki il topic....
Sei veloce come una Lepre.
posso permettermi di chiedere l'orige di Salute? Da Salus suppongo... e poi?
Gracias para la contestaciòn...
salve
cugino Oscar ha splittato prima di Tsunki il topic....
Sei veloce come una Lepre.
posso permettermi di chiedere l'orige di Salute? Da Salus suppongo... e poi?
Gracias para la contestaciòn...
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“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
- Tsunki
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Si dice "gracias por la contestación"
Salute, come hai notato, viene da salus che in origine significa "integrità, incolumità" (non integrità morale, ma "integrità di un vaso o di un osso"), poi quindi "salvezza" e anche "salute, sanità".
Ha la stessa radice di "salvus", ossia "intatto, incolume" e quindi poi "salvo" e "sano". I latini, molto pragmatici, usavano la stessa parola, salus, sia
per salute che per salvezza. Così è anche rimasto nella Cristianità dove la
salus animae è la "salvezza dell'anima".
La radice di salvus è indoeuropea e quindi deriva dal sanscrito o qualche altra lingua indiana dove suona, mi pare, sàrvas (o qualcosa del genere), che significa "intero", da cui poi in latino anche "intatto" e "integro".
La radice di sarvas è entrata anche nella lingua greca diventando
"solvos", poi "solos" e infine "holos" (la s iniziale che diventa un'h era comune in greco antico e latino).
Holos vuol dire appunto "intero",da cui anche "olistico": che riguarda (la persona) nella sua interezza.
Perciò salute, salvezza e holos (nonché "olistico") hanno la stessa radice.
Salute, come hai notato, viene da salus che in origine significa "integrità, incolumità" (non integrità morale, ma "integrità di un vaso o di un osso"), poi quindi "salvezza" e anche "salute, sanità".
Ha la stessa radice di "salvus", ossia "intatto, incolume" e quindi poi "salvo" e "sano". I latini, molto pragmatici, usavano la stessa parola, salus, sia
per salute che per salvezza. Così è anche rimasto nella Cristianità dove la
salus animae è la "salvezza dell'anima".
La radice di salvus è indoeuropea e quindi deriva dal sanscrito o qualche altra lingua indiana dove suona, mi pare, sàrvas (o qualcosa del genere), che significa "intero", da cui poi in latino anche "intatto" e "integro".
La radice di sarvas è entrata anche nella lingua greca diventando
"solvos", poi "solos" e infine "holos" (la s iniziale che diventa un'h era comune in greco antico e latino).
Holos vuol dire appunto "intero",da cui anche "olistico": che riguarda (la persona) nella sua interezza.
Perciò salute, salvezza e holos (nonché "olistico") hanno la stessa radice.
ánimo y fuerza
Tsunki
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Gracias POR la contestaciòn.
L'accento giusto non l'ho trovato sulla tastiera...
Non mi bacchettare las manos...
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“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
Propongo di valutare l'etimologia latina della parola "INTELLIGENZA"
che oggi viene usata con un senso e in ambito puramente intellettuale, mentale.
Invece, se non ricordo male, significa
"leggere dentro alle cose"
usando quindi le facoltà del cuore... e poi - in un secondo tempo - analizzando e valutando con la mente.
Attendo conferme e precisazioni autorevoli, grazie mille!
che oggi viene usata con un senso e in ambito puramente intellettuale, mentale.
Invece, se non ricordo male, significa
"leggere dentro alle cose"
usando quindi le facoltà del cuore... e poi - in un secondo tempo - analizzando e valutando con la mente.
Attendo conferme e precisazioni autorevoli, grazie mille!
- Tsunki
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No, l'etimologia che ricordi e che è riportata anche in alcuni libri (ahimé) oltre che su internet, fonte prima di ogni... ignoranza , è appunto... sbagliata.Awa ha scritto:Propongo di valutare l'etimologia latina della parola "INTELLIGENZA"
che oggi viene usata con un senso e in ambito puramente intellettuale, mentale.
Invece, se non ricordo male, significa
"leggere dentro alle cose"
Questo tipo di etimologie sono chiamate dagli studiosi "paraetimologie", in pratica etimologie popolari create a posteriori sulla base di facili assonanze.
Un'altra paraetimologia fasulla è quella che significhi "legare insieme".
Il verbo latino lego prese il senso di "leggere" in seguito, ma in principio significava solo "raccogliere" ed è parola di origine agricola (il raccolto, le messi...).
Inter- poi non significa "dentro", bensì "tra, in mezzo a"
Perciò il verbo intellego o intelligo (da cui "intelligenza") significa "raccogliere in mezzo (a molte cose)" ossia "scegliere selezionando con cura, fare una cernita".
Come il contadino che sceglie i frutti migliori e scarta gli altri...
Sono convinto che questa etimologia piacerà al cugino Oscar...
ánimo y fuerza
Tsunki
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Veramente... no.vittorio ha scritto:veramente deriva dal greco....
λέγω vuol appunto dire raccogliere (ma anche scegliere).
Lego è un verbo presente sia in greco che in latino, in entrambi col senso originario di "raccogliere". Le due lingue infatti hanno origine comune.
Intelligenza è però interamente latino e non mi pare abbia corrispondenti in greco.
Anche perchè in origine termine agricolo, i Romani erano appunto agricoltori.
Mentre i greci pastori.
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Tsunki
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La differenza tra il lego latino e quello greco potrebbe aprire a osservazioni che forse interessano qualcuno (qualche pazzo... ).
Il lego tra i greci era termine della pastorizia e si riferiva, anziché al raccogliere i frutti o le messi, al "radunare le greggi".
Così passò a significare anche "contare" perché il pastore conta le sue pecore quando le raccoglie.
Da qui fu usato in guerra per indicare il calcolo, il conteggio dei propri uomini e di quelli dei nemici. E prende anche il senso di "computare come appartenente a, attribuire". Abbiamo infatti fonti antiche che riportano frasi tipo: "egli fu conteggiato tra i nemici" ossia "considerato un nemico".
E quindi lego prende anche il senso di "reputare".
Al tempo stesso però il conteggio delle truppe era riferito di solito da messaggeri, sentinelle, spie etc. Per cui assume anche il senso di "riferire".
Poi quello di "raccontare" e infine semplicemente di "dire".
Da cui lego significò anche "raccontare, parlare, dire" e logos significò "parola", ma in seguito anche "pensiero".
Non comunque intelligenza.
Tra i Romani invece lego che pure significa raccogliere non passò al senso di "dire", ma a quello di "leggere"!
Che sembra il contrario...
E' dovuto probabilmente al fatto che i contadini raccogliendo, colgono i frutti e li separano dai cattivi, ma, a differenza di pecore e capre, non ha molto interesse contarli!
E' forte invece l'idea di "cogliere di mezzo ad altre cose".
Così Lego dal senso fisico di "cogliere" passò a significare anche
"cogliere con lo sguardo" e quindi "passare in rassegna" e perfino "percorrere un territorio".
Nel senso di "cogliere (ordinando)" con le orecchie passò a voler dire "ascoltare" e poi anche "leggere" perché leggere un testo scritto è come ascoltare un discorso
Il lego tra i greci era termine della pastorizia e si riferiva, anziché al raccogliere i frutti o le messi, al "radunare le greggi".
Così passò a significare anche "contare" perché il pastore conta le sue pecore quando le raccoglie.
Da qui fu usato in guerra per indicare il calcolo, il conteggio dei propri uomini e di quelli dei nemici. E prende anche il senso di "computare come appartenente a, attribuire". Abbiamo infatti fonti antiche che riportano frasi tipo: "egli fu conteggiato tra i nemici" ossia "considerato un nemico".
E quindi lego prende anche il senso di "reputare".
Al tempo stesso però il conteggio delle truppe era riferito di solito da messaggeri, sentinelle, spie etc. Per cui assume anche il senso di "riferire".
Poi quello di "raccontare" e infine semplicemente di "dire".
Da cui lego significò anche "raccontare, parlare, dire" e logos significò "parola", ma in seguito anche "pensiero".
Non comunque intelligenza.
Tra i Romani invece lego che pure significa raccogliere non passò al senso di "dire", ma a quello di "leggere"!
Che sembra il contrario...
E' dovuto probabilmente al fatto che i contadini raccogliendo, colgono i frutti e li separano dai cattivi, ma, a differenza di pecore e capre, non ha molto interesse contarli!
E' forte invece l'idea di "cogliere di mezzo ad altre cose".
Così Lego dal senso fisico di "cogliere" passò a significare anche
"cogliere con lo sguardo" e quindi "passare in rassegna" e perfino "percorrere un territorio".
Nel senso di "cogliere (ordinando)" con le orecchie passò a voler dire "ascoltare" e poi anche "leggere" perché leggere un testo scritto è come ascoltare un discorso
ánimo y fuerza
Tsunki
Tsunki
Cuore
latino: cor, cordis
greco: καρδια (càrdia)
che ha diversi significati:
1 cuore
2 animo, sentimento
3 mente, senno, buon senso, perspicacia, intelligenza, accortezza
4 stomaco.
Come la sapevano lunga gli antichi!
Si capisce come sia importante e olistica (vedi sopra) la cura del cuore.
Animo y fureza
Vittorio
latino: cor, cordis
greco: καρδια (càrdia)
che ha diversi significati:
1 cuore
2 animo, sentimento
3 mente, senno, buon senso, perspicacia, intelligenza, accortezza
4 stomaco.
Come la sapevano lunga gli antichi!
Si capisce come sia importante e olistica (vedi sopra) la cura del cuore.
Animo y fureza
Vittorio
una parola al giorno....
Spirito
Dal latino spìritus, propriamente soffio, alito d'aria.
Dall'idea di soffio, che è leggero, passò poi ad esprimere qualunque sostanza incorporea, come l'Anima, gli Angeli, i Demoni, i Folletti, l'ombra di un morto....
Extrèmum spìritum excìpere, letteralmente "raccogliere l'ultimo respiro" (di un moribondo) deriva dalla credenza fra i latini che l'anima uscisse dalla bocca (ma guarda!), per cui il parente più prossimo si chinava per raccogliere con la propria l'ultimo respiro del morente.
A y F
Vittorio
Spirito
Dal latino spìritus, propriamente soffio, alito d'aria.
Dall'idea di soffio, che è leggero, passò poi ad esprimere qualunque sostanza incorporea, come l'Anima, gli Angeli, i Demoni, i Folletti, l'ombra di un morto....
Extrèmum spìritum excìpere, letteralmente "raccogliere l'ultimo respiro" (di un moribondo) deriva dalla credenza fra i latini che l'anima uscisse dalla bocca (ma guarda!), per cui il parente più prossimo si chinava per raccogliere con la propria l'ultimo respiro del morente.
A y F
Vittorio
C'era anche l'idea negli antichi che tutto ciò che usciva dal corpo potesse provocare o contribuire all'uscita dello Spirito; ci sono ancora oggi delle tradizioni sopravvisute derivate da questa idea come il dire "salute" quando qualcuno starnutisce; in realtà deriva da esortazioni antichi e rituali per scongiurare che con lo starnuto uscisse anche una parte di anima.
Animo y fuerza.
Falconero.
Animo y fuerza.
Falconero.