terremoti
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se l'uomo vive c'è una ragione
e non penso che esista per fare esplodere centrali nucleari o appiccare incendi in corsica, o fumare come un turco malboro senza filtro.
cmq tornando ai terremoti
la protezione civile ha detto che l'11 maggio a roma non ci sarà nessun terremoto e che al momento è impossibile prevedere terremoti in nessun modo se non statistico.
con questa dichiarazione se fossi un romano scapperei di corsa.
e non penso che esista per fare esplodere centrali nucleari o appiccare incendi in corsica, o fumare come un turco malboro senza filtro.
cmq tornando ai terremoti
la protezione civile ha detto che l'11 maggio a roma non ci sarà nessun terremoto e che al momento è impossibile prevedere terremoti in nessun modo se non statistico.
con questa dichiarazione se fossi un romano scapperei di corsa.
- Tsunki
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Senza mai trovare una risposta perché le domande... le ha inventate lui!espansione ha scritto:sono le domande che l'uomo si è sempre fatto dalla notte dei tempi.Tsunki ha scritto:Quale ragione? Chi l'ha decisa? A che scopo?espansione ha scritto:se l'uomo vive c'è una ragione



ánimo y fuerza
Tsunki
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IMHO:espansione ha scritto: ... in effetti il mio punto di vista umano è quello di preferire un umanità che viva con il rispetto del pianeta.
penso che l'uomo abbia la capacità di poter andare oltre e scegliere cosa fare.
certo la vita va sempre avanti cmq, ma se la si smettesse di inquinare tutto sarebbe meglio.
Come no, ma queste son tutte cose che l'uomo dovrebbe fare per il bene dell'uomo, per ritardare la sua fine nell'ordine
del creato che comunque prima o poi prob. ci sarà.
Per quanto riguarda la Terra, al cui cospetto siamo davvero piccoli, che è prob. cosciente di noi quanto noi lo siamo dei batteri della pelle,
lei nel caso cambierà. Come dire semplicisticamente: se mi prude il braccio me lo gratto eliminando intere metropoli di batteri ed il problema l'ho risolto.
L'uomo è un animale, è parte della fauna di Madre Terra, è venuto all'esistenza così come tutte le altre forme di vita senza un perché che si conosca ma con delle caratteristiche (dei "poteri" diremmo qua) che lo distinguono dagli altri animali.
Se quei poteri, e la capacità di "imitare tecnologicamente" i poteri di altri animali, gli hanno permesso di espandersi in tutto il mondo ciò non fa
di lui la quintessenza della creazione. Quella è una balla che l'uomo si è raccontato nei suoi libri sacri per autoincensarsi.
L'uomo, purtroppo per lui, non riesce ad accettare il fatto di esser parte infima di un meccanismo infinitamente più grande, perfetto e saggio di lui.
In aggiunta non accetta l'idea che la sua esistenza non sia necessaria nell'ordine delle cose.
Questa frase mi fa ricordare una vecchia lezione sui virus,a cui penso ogni volta che la mia mente fa elucubrazioni..espansione ha scritto:se l'uomo vive c'è una ragione
.
Noi siamo circa 6 miliardi…i virus moooooooolti di piu’..e per proliferare hanno bisogno dell’uomo, le cui cellule, "guarda caso", sono delle dimensioni perfette per ospitarli…
Se cominci a pensare che la ragione per cui esiste l’uomo possa essere quella di servire come veicolo ai virus, vedrai che tali elucubrazioni ti abbandoneranno subito…





Il potere spaventa (Tsunki)
I filosofi ne hanno discusso per secoli dando risposte diverse, ognuno di noi si può dare la sua risposta. E poi?espansione ha scritto:se l'uomo vive c'è una ragione.
(Ma è proprio necessario ci sia una ragione ultima e, se si, siamo sicuri di poterla capire?)
Purtroppo noi uomini ci siamo posti al centro della creazione e col cavolo che molliamo quest'idea di comodo!
Come mai nessuno si interroga della ragione di esistere del Trypanosoma gambiense (protozoo veicolo della malattia del sonno)?
Chi è lui: il figlio della schifosa?



a me fa venire in mente questa citazione che avevo raccolta tanto tempo fa:
“Dentro di me vivono la mia identica vita dei microrganismi che non sanno di appartenere al mio corpo… Io a che corpo appartengo?”
F. Battiato, Pollution, 1973.
però la questione si apre invece che chiudersi. certo l'umo non è la quintessenza della creazione. una quintessenza dovrebbe venire benino...
ma come si colloca l'uomo nella creazione?
ricordo che nel cerchio "annullare il tempo/creare la realtà" abbiamo osservato che l'uomo può scegliere come procedere nel suo cammino.
ad esempio l'Aquila nasce Aquila. decide la Terra per lei e lei ci sta, non le viene di cambiare. l'uomo può scegliere essere Aquila Oca, Lepre da campo o Pollo da batteria. a volte sceglie anche senza accorgersene e passa da uno all'altro, per stimoli, contingenze di vita o condizionamenti.
che il libero arbitrio non esiste perché il destino è scritto è annosa questione. ma ho sempre pensato che sta all'uomo scegliere come procedere, con maggiore o minore impegno e alacrità o poesia, intensità... questo lo facciamo ogni giorno.
la razza umana evolve?
le altre razze evolvono?
per quanto ne so, l'Aquila, come specie, non evolve. è già perfetta così, non va da nessuna parte, sia a livello individuale, come ho detto prima, sia a livello collettivo, nasce Aquila e resta tale.
gli animali hanno anima di gruppo. gli uomini individuale.
questo ne aumenta la responsabilità, la pericolosità e la creatività.
gli animali non fanno riti perché sono più vicini alla Fonte? perché sono già perfetti così?
ma modulare la propria sintonia con la Creazione, con gli Spiriti e gli Dei, è un grande potere e opportunità!
quando l'uomo conosceva e frequentava ancora gli Dei, all'alba della storia riportata, aveva questa tensione a comunicare con Essi. la società di oggi è cieca e ha perso questo tipo di sensibilità e di pratiche. ma queste nutrono l'uomo, creano quel movimento di potere e consapevolezza che lo fa maturare.
l'uomo, credo, a differenza degli altri esseri viventi, può scegliere di essere vicino alla fonte o di essere distante. la nostra consapevolezza è sempre creativa.
nella sua piena espressione, l'uomo è un flusso di Spiriti con un intento o con uno scopo che lo trascende.
esistono altre creature come lui sulla Terra? (non è una domanda retorica)
in ogni caso, per questi strani caratteri che mostra, non sembrerebbe che l'uomo nell'ambito della creazione occupi una posizione particolarmente cruciale e interessante?
non è una questione di quantità, immagino che gli insetti siano più numerosi! ma di peculiarità.
in questo senso l'essere umano "modifica l'ambiente" in modo più profondo rispetto alla incredibile azione sulla materia ad esempio delle termiti.
io credo che in questo periodo sia la razza umana la protagonista.
lei si sta purificando/la stanno purificando. credo che i sussulti della Terra non siano a caso. si gratta dove più c'è "sporco".
ci sono rivolgimenti cosmici più grandi di noi e anche del nostro pianeta e chi non è in sintonia non passa oltre.
chi è in sintonia con la Creazione, attraversa guerre intossicazioni e carestie, "diluvi", sulla propria "arca".
“Dentro di me vivono la mia identica vita dei microrganismi che non sanno di appartenere al mio corpo… Io a che corpo appartengo?”
F. Battiato, Pollution, 1973.
però la questione si apre invece che chiudersi. certo l'umo non è la quintessenza della creazione. una quintessenza dovrebbe venire benino...

ma come si colloca l'uomo nella creazione?
ricordo che nel cerchio "annullare il tempo/creare la realtà" abbiamo osservato che l'uomo può scegliere come procedere nel suo cammino.
ad esempio l'Aquila nasce Aquila. decide la Terra per lei e lei ci sta, non le viene di cambiare. l'uomo può scegliere essere Aquila Oca, Lepre da campo o Pollo da batteria. a volte sceglie anche senza accorgersene e passa da uno all'altro, per stimoli, contingenze di vita o condizionamenti.
che il libero arbitrio non esiste perché il destino è scritto è annosa questione. ma ho sempre pensato che sta all'uomo scegliere come procedere, con maggiore o minore impegno e alacrità o poesia, intensità... questo lo facciamo ogni giorno.
la razza umana evolve?
le altre razze evolvono?
per quanto ne so, l'Aquila, come specie, non evolve. è già perfetta così, non va da nessuna parte, sia a livello individuale, come ho detto prima, sia a livello collettivo, nasce Aquila e resta tale.
gli animali hanno anima di gruppo. gli uomini individuale.
questo ne aumenta la responsabilità, la pericolosità e la creatività.
gli animali non fanno riti perché sono più vicini alla Fonte? perché sono già perfetti così?
ma modulare la propria sintonia con la Creazione, con gli Spiriti e gli Dei, è un grande potere e opportunità!
quando l'uomo conosceva e frequentava ancora gli Dei, all'alba della storia riportata, aveva questa tensione a comunicare con Essi. la società di oggi è cieca e ha perso questo tipo di sensibilità e di pratiche. ma queste nutrono l'uomo, creano quel movimento di potere e consapevolezza che lo fa maturare.
l'uomo, credo, a differenza degli altri esseri viventi, può scegliere di essere vicino alla fonte o di essere distante. la nostra consapevolezza è sempre creativa.
nella sua piena espressione, l'uomo è un flusso di Spiriti con un intento o con uno scopo che lo trascende.
esistono altre creature come lui sulla Terra? (non è una domanda retorica)
in ogni caso, per questi strani caratteri che mostra, non sembrerebbe che l'uomo nell'ambito della creazione occupi una posizione particolarmente cruciale e interessante?
non è una questione di quantità, immagino che gli insetti siano più numerosi! ma di peculiarità.
in questo senso l'essere umano "modifica l'ambiente" in modo più profondo rispetto alla incredibile azione sulla materia ad esempio delle termiti.
io credo che in questo periodo sia la razza umana la protagonista.
lei si sta purificando/la stanno purificando. credo che i sussulti della Terra non siano a caso. si gratta dove più c'è "sporco".
ci sono rivolgimenti cosmici più grandi di noi e anche del nostro pianeta e chi non è in sintonia non passa oltre.
chi è in sintonia con la Creazione, attraversa guerre intossicazioni e carestie, "diluvi", sulla propria "arca".
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Nei sai poco.Corvoblu ha scritto: la razza umana evolve?
le altre razze evolvono?
per quanto ne so, l'Aquila, come specie, non evolve.
Dal nostro punto di vista ingannevole, all'interno dello scorrere del tempo, l'aquila evolve, lentamente, come quasi ogni animale. Sono pochissimi gli animali o le piante che siano rimasti gli stessi negli ultimi 300,000 anni. Di quei pochi mi sovvengono lo squalo e il coccodrillo...
Da un punto di vista sciamanico e più reale, la domanda invece non ha senso ed è solo fuorviante.
Anche il singolo uomo resta la maggioranza delle volte quello che è alla nascita o poco dopo ed è determinato dalle scelte della specie, della sua stirpe, della famiglia, del suo popolo e del punto dove si trova nella Rete del Cosmo.Corvoblu ha scritto: ...è già perfetta così, non va da nessuna parte, sia a livello individuale, come ho detto prima, sia a livello collettivo, nasce Aquila e resta tale.
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i batteri sono molto forti in effetti e spesso condizionano la vita umana senza che neanche ce ne accorgiamo.gattanera ha scritto:Questa frase mi fa ricordare una vecchia lezione sui virus,a cui penso ogni volta che la mia mente fa elucubrazioni..espansione ha scritto:se l'uomo vive c'è una ragione
.
Noi siamo circa 6 miliardi…i virus moooooooolti di piu’..e per proliferare hanno bisogno dell’uomo, le cui cellule, "guarda caso", sono delle dimensioni perfette per ospitarli…
Se cominci a pensare che la ragione per cui esiste l’uomo possa essere quella di servire come veicolo ai virus, vedrai che tali elucubrazioni ti abbandoneranno subito…
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è una mia opinione e non so se sia vero ma sento che certe scelte alimentari che facciamo siano promosse da batteri che hanno bisogno proprio di quelle sostanze e ce ne facciano sentire il desiderio.
magari sono batteri che cercano la supremazia nel nostro corpo e emettono la volontà di ingozzarsi di spaghetti. ci sono batteri nell'intestino ghiotti di spaghetti.
è vero che l'uomo in genere resta quello che è alla nascita se non peggio ma ha la possibilità con pratiche ed esercizi di cambiare in modo notevole la propria condizione
pratiche sciamaniche
yoga
etc
fanno cambiare e di parecchio se ben eseguite
può darsi che anche l'aquila fra le nuvole abbia questa possibilità, forse anche i virus o i batteri
ma i terremoti?
pratiche sciamaniche
yoga
etc
fanno cambiare e di parecchio se ben eseguite
può darsi che anche l'aquila fra le nuvole abbia questa possibilità, forse anche i virus o i batteri
ma i terremoti?
i filosofi hanno discusso ma è la pratica che può dare risposte a qualche domanda o almeno avvicinarsiTaranis ha scritto:I filosofi ne hanno discusso per secoli dando risposte diverse, ognuno di noi si può dare la sua risposta. E poi?espansione ha scritto:se l'uomo vive c'è una ragione.
(Ma è proprio necessario ci sia una ragione ultima e, se si, siamo sicuri di poterla capire?)
Purtroppo noi uomini ci siamo posti al centro della creazione e col cavolo che molliamo quest'idea di comodo!
Come mai nessuno si interroga della ragione di esistere del Trypanosoma gambiense (protozoo veicolo della malattia del sonno)?
Chi è lui: il figlio della schifosa?![]()
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non so se gli uomini si sono posti al centro della creazione.
io non mi sono posto al centro della creazione.
il trypanosoma sarà figlio dei suoi genitori. anche lui non è il centro della creazione
ma cos'è il centro della creazione di cui parlate?
l'uomo è arrivato dopo è evidente
a meno che il big bang non sia stato generato da un kamikaze (sempre che il big bang ci sia stato) l'uomo è arrivato senz'altro molto dopo.
ma cos'è l'uomo se non un veicolo complesso? non è un tutto uno ma un assemblamento di parti che sinergicamente permetto certe operazioni.
beccateve questa:
l'uomo è il risultato di un patto fra cellule
Era solo una battuta un tantino "biblica" la mia per rimarcare la visione antropocentrica di cui parlava Kaya post fa.espansione ha scritto:... non so se gli uomini si sono posti al centro della creazione...
ma cos'è il centro della creazione di cui parlate?...
Al centro della Creazione l'uomo ci si è messo, eccome.
La religione cristiana, ma forse anche altre che al momento mi sfuggono comunica appunto l'idea dell'uomo come centro / culmine della Creazione, creato l'ultimo giorno, l'essere a cui il Signore affida il mondo, a sua immagine e somiglianza, superiore a tutte le altre le creature. E con questa idea noi veniamo cresciuti.
Scoprire di essere solo un mattone di un enorme muro è dura da accettare per noi uomini...

Ma dicevamo... i terremoti?