Qualche piccola domanda
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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non essere "presuntuoso", non devi parlare.....Dhuma ha scritto:A voi può sembrare facile, ma io non so come parlare ad un albero, fare delle offerte, etc...
ma ascoltare....
ascoltare è l'inizio....
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
allora non riflettereDhuma ha scritto:Eh! Gli spiriti non mi amano...nanki ha scritto: non essere "presuntuoso", non devi parlare.....
ma ascoltare....
ascoltare è l'inizio....
ascolto, ma non mi dicono nulla
Sento il vento che sussurra, respiro aria buona, rifletto...
niente di più
e non aspettarti risposte "umane" con le parole....
non ascoltare con le orecchie!
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
Mi stai sopravvalutando!nanki ha scritto:
allora non riflettere
e non aspettarti risposte "umane" con le parole....
non ascoltare con le orecchie!
A malapena cammino mettendo il piede destro davanti al sinistro, e tu mi dici di ascoltare senza usare le orecchie?
Vabbè... oggi piove, da domani cercherò di ascoltare diversamente la natura
Non si tratta di ascoltare con le orecchie...è piuttosto un "sentire" dentro....
da bambina mi capitava spesso di stendermi a pancia in giù su un prato , affondare la testa tra l'erba....respirare l'odore della terra.....
mi sentivo bene quando lo facevo....."sentivo" la sua accoglienza, il suo nutrimento.
I bambini spesso sono naturalmente connessi con la natura....non si fanno domande del perchè e del come parlano gli Spiriti...
Sedersi con la schiena appoggiata al tronco di un albero, o abbracciarlo....è esprimere gratitudine per tutti gli alberi del pianeta.
Se fai caso alle sensazioni che arrivano...queste sono le "parole" che l'albero ti comunica...
Meno si riflette con la mente, più si apre il cuore.....più ci si sintonizza con gli elementi della natura....con gli Spiriti che vi dimorano.
_____________ Anna __________________________
da bambina mi capitava spesso di stendermi a pancia in giù su un prato , affondare la testa tra l'erba....respirare l'odore della terra.....
mi sentivo bene quando lo facevo....."sentivo" la sua accoglienza, il suo nutrimento.
I bambini spesso sono naturalmente connessi con la natura....non si fanno domande del perchè e del come parlano gli Spiriti...
Sedersi con la schiena appoggiata al tronco di un albero, o abbracciarlo....è esprimere gratitudine per tutti gli alberi del pianeta.
Se fai caso alle sensazioni che arrivano...queste sono le "parole" che l'albero ti comunica...
Meno si riflette con la mente, più si apre il cuore.....più ci si sintonizza con gli elementi della natura....con gli Spiriti che vi dimorano.
_____________ Anna __________________________
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- Località: Vaiano (PO), Toscana
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Dhuma...non si può imparare la gratitudine.
O la senti o non la senti.....
Poi sinceramente più che poesia....le tue sembrano veri contorcimenti mentali.
A cosa devi pensare mentre abbracci un albero? A cosa prova lui con le sue modalità? O sei un parassita....e gli puoi fare male?
Qui parliamo di un "essere" albero, fatto di fisicità e di Spirito.
E se calpesti l'erba stai a chiederti se le puoi far male?
Se il tuo approccio con la natura è così....te lo credo che non senti niente......il tuo cervello è così impegnato in una serie di considerazioni, di pensieri, di domande, che si frigge da solo.......
______________ Margot ____________________________
O la senti o non la senti.....
Poi sinceramente più che poesia....le tue sembrano veri contorcimenti mentali.
A cosa devi pensare mentre abbracci un albero? A cosa prova lui con le sue modalità? O sei un parassita....e gli puoi fare male?
Qui parliamo di un "essere" albero, fatto di fisicità e di Spirito.
E se calpesti l'erba stai a chiederti se le puoi far male?
Se il tuo approccio con la natura è così....te lo credo che non senti niente......il tuo cervello è così impegnato in una serie di considerazioni, di pensieri, di domande, che si frigge da solo.......
______________ Margot ____________________________
Hai ragione Anna.
La mia non voleva essere poesia: io non sono un poeta.
Volevo condividere le mie considerazioni, quello che mi viene in mente stando nella natura...
Ma se il mio approccio è sbagliato. Se credere che esista qualcosa di più intimo da riscoprire non mi porterà da nessuna parte, allora mi chiedo se è possibile "imparare" a pensare di meno oppure ormai sono intrappolato in una visione che mi stritola.
Posso stare seduto in silenzio sull'erba, dilettarmi con gli insetti che danzano nell'aria e cantare col cuore una canzone per gli alberi che ondeggiano al vento.
Si, sto bene. Mi sento bene.
Mi sento prato, un cespuglio che da riposo ai tafàni e in cui le zanzare non cercano sangue.
Ma non posso fare a meno di domandarmi se è questo l'autentico contatto con la natura. Mi sembra solo una "stasi", qualcosa fine a sè stesso.
Un rapporto è quando io ottengo qualcosa e dò qualcosa, oppure ottengo qualcosa in cambio di nulla, ma "l'altro" mi avverte -o quando cedo qualcosa-. Quello che riesco ad avere è solo per me, non c'è comunione.
Non sono capace di smettere di pensare. C'è speranza di imparare?
La mia non voleva essere poesia: io non sono un poeta.
Volevo condividere le mie considerazioni, quello che mi viene in mente stando nella natura...
Ma se il mio approccio è sbagliato. Se credere che esista qualcosa di più intimo da riscoprire non mi porterà da nessuna parte, allora mi chiedo se è possibile "imparare" a pensare di meno oppure ormai sono intrappolato in una visione che mi stritola.
Posso stare seduto in silenzio sull'erba, dilettarmi con gli insetti che danzano nell'aria e cantare col cuore una canzone per gli alberi che ondeggiano al vento.
Si, sto bene. Mi sento bene.
Mi sento prato, un cespuglio che da riposo ai tafàni e in cui le zanzare non cercano sangue.
Ma non posso fare a meno di domandarmi se è questo l'autentico contatto con la natura. Mi sembra solo una "stasi", qualcosa fine a sè stesso.
Un rapporto è quando io ottengo qualcosa e dò qualcosa, oppure ottengo qualcosa in cambio di nulla, ma "l'altro" mi avverte -o quando cedo qualcosa-. Quello che riesco ad avere è solo per me, non c'è comunione.
Non sono capace di smettere di pensare. C'è speranza di imparare?
Ultima modifica di Dhuma il lun 18 mag 2009, 13:19, modificato 1 volta in totale.
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si devi essere consapevole, attento, osservare la tua mente e il tuo ego.. da esperienza posso dirti che la meditazione è un valido mezzo, poi pian piano quella qualità di meditazione che farai in modo attivo farà parte del tuo essere come nuova qualità meditativa, senza che tu faccia ma semplicemente diverrà parte di tutto il tuo essere...
Ti ringrazio SpiritoUniversaleSpiritoUniversale ha scritto:si devi essere consapevole, attento, osservare la tua mente e il tuo ego.. da esperienza posso dirti che la meditazione è un valido mezzo, poi pian piano quella qualità di meditazione che farai in modo attivo farà parte del tuo essere come nuova qualità meditativa, senza che tu faccia ma semplicemente diverrà parte di tutto il tuo essere...
Spero che l'esercizio mi basti