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Sciamanesimo e psicologia (segue)

Il dogma scientifico

Nel Settecento la nuova religione, la "Scienza", decretò che solo le cose materiali esistevano e niente di non-materiale poteva esistere. O, seppure esisteva, ad es. il Dio cristiano che andava "tollerato", si trovava al di fuori di questo Universo e non agiva direttamente in esso.
In pratica non esisteva...
Si tratta di un vero e proprio dogma, alla stessa stregua della nascita virginale o dell'immacolata concezione.

Gli Spiriti dunque non potevano esistere.
Ma poiché in realtà esistevano - ed esistono ancora - dovevano essere un prodotto della mente umana!

Gli antichi sapevano che molti loro pensieri, paure, intuizioni venivano da anime di defunti o più spesso altri Spiriti che ci passano accanto, Spiriti che più tardi furono visti come angeli o diavoli.
Dopo il dogma scientifico i moderni sono stati educati a pensare che quegli "Spiriti" non sono esseri esterni a noi, ma porzioni della nostra mente, i loro suggerimenti, le loro voci, i loro umori - allegri o malinconici - sono semplici prodotti del nostro cervello.
Mentre i bambini ancora credono e parlano con Spiriti ostili o ispiratori, man mano che crescono la loro convinzione viene sradicata con cura dagli educatori, finché si adeguano del tutto al dogma del materialismo scientifico.

L'invenzione della psicologia

Freud con un paziente
Sigmund Freud psicanalizza un suo paziente, che giace sul famoso lettino.

Spiriti peregrini ci trasmettono paure, malesseri o cattivi pensieri, proprio come un'alterazione della flora intestinale ci causa una diarrea o un virus ci provoca un temporaneo raffreddore.
Alcuni di questi Spiriti vivono in simbiosi con noi, in modo simile alla flora batterica, ma anche questi non sono noi. E, come la flora batterica, possono venir eliminati e sostituiti.

Ma, secondo il dogma scientifico, tutti i moti psichici provengono dal nostro cervello e così Spiriti che erano soltanto come animali chiassosi nel cortile o vagabondi che stanno fuori della porta e ci sussurrano strane cose, sono diventati parte di noi e sono stati fatti entrare in casa!
Mentre un antico affetto da melanconia andava da uno sciamano che scacciava lo Spirito melanconico restituendo il benessere, se la melanconia è parte di noi non può essere scacciata e si trasforma in un'incurabile depressione.
Quando una malattia è una parte di te, non puoi più liberartene.
Non si tratta solo di una convinzione "psicologica".
Èreale: quando ti convinci che questi Spiriti sono parte di te, che sono a pieno titolo inquilini della tua persona, tu li fai realmente entrare in casa. Prima del dogma scientifico, non avevano Potere, il Potere glielo diamo noi aprendogli le porte e considerandoli nostri stretti congiunti.
Di casa allora sarà difficilissimo scacciarli.
Anzi, secondo la psicologia, impossibile, perché sono parte di te, non puoi mandar via una parte di te stesso, la devi invece "trasformare". Ma dato che è molto difficile cambiare l'indole di uno Spirito così come quella di una persona, lo Spirito rimane di solito quel che è e tu non guarisci.

Con il dogma scientifico è diventata necessaria una disciplina che si occupasse di questi Spiriti, che da vagabondi o alleati o amici o semplici visitatori sono diventati a un tratto padroni.
Gli psicologi vedevano che molte tendenze e sentimenti erano del tutto estranei alla natura del paziente, ma poiché non potevano essere Spiriti esterni che la influenzavano, dovevano essere parte di lei e li hanno chiamati complessi (presunte parti della psiche separate dal resto con loro sentimenti e desideri autonomi).
E se la persona non è affatto consapevole di questi desideri, mentre però agisce per soddisfarli, anziché concludere che è sotto l'influsso di uno Spirito estraneo, ha inventato l'inconscio, una zona della psiche, in realtà inesistente, che sarebbe parte di noi, ma di cui non sapremmo niente.

La psiche e gli iwianch'

Gli sciamani sanno invece che nella psiche umana non c'è quasi nulla, è un'entità effimera e volubile, che riflette quasi come uno specchio le immagini e le voci degli Spiriti con cui entra in contatto.
Il Mondo è popolato di moltissimi Spiriti, iwianch' in lingua Shuar, la maggioranza dei quali sono quasi privi di Potere, innocui, i nativi dicono di loro che si aggirano nella selva, ma solo i bambini e le persone molto fragili ne hanno paura.

Se anche uno ti si attacca addosso e ti influenza, basta una limpieza (purificazione) di un modesto sciamano per scacciarlo.
Ora nel nostro mondo tutti gli iwianch' innocui sono stati accolti dentro di noi, gli è stato raccontato che sono padroni, che fanno parte di noi e hanno acquisito un Potere immeritato.

La psiche in realtà è sensibile all'umore di ogni iwianch' vagante, così come gli occhi sono sensibili a ogni soffio d'aria o aumento o diminuzione di luce o secchezza dell'atmosfera o umidità - e per un refolo di vento si arrossano o per un pulviscolo prendono a lacrimare. Fenomeni passeggeri che in pochi minuti o massimo ore passano senza traccia, a volte senza far nulla, a volte soltanto riparandosi dal vento o togliendosi il bruscolo dall'occhio.
La psicologia invece ci ha raccontato a tutti che questi arrossamenti e lacrimazioni sono fenomeni "interni", che il vento o i pulviscoli sono parte di noi, che il bruscolo non va tolto, ma bensì compreso (?) e curato.
Ovviamente l'occhio rimane arrossato e continua a lacrimare. Finché non si abitua al bruscolo, poi gli passa, ma magari gli viene un orzaiolo o una congiuntivite. E così dando potere a un fenomeno irrilevante questo diventa una vera malattia!

I problemi psicologici sono del tutto irreali

Contrariamente a quel che ci fanno credere psicanalisti e gran parte degli psicologi, la psiche (a differenza dell'anima!) vive in un eterno presente e non ha molti legami col passato né con l'infanzia.
Tutti i problemi psicologici, come dicevo più sopra, si riconoscono proprio perché distaccati dalla realtà concreta e, ripeto, il criterio pratico per saperlo è osservare come nessun cambiamento oggettivo nella vita potrebbe risolvere il problema.
Chiunque sia abbastanza obiettivo può capire subito come il malessere psicologico non riguardi affatto le esperienza della vita, tanto meno il passato. L'unica ragione per cui la psiche viene convinta facilmente che i suoi problemi risalgano al passato o all'infanzia è che... il passato non si può cambiare! Così non si corre il rischio di scoprire che il problema è irreale ed esso rimane quel che deve essere: insolubile.
E il "malato" si crogiola nella sua insolubilità.
In realtà i problemi psicologici sono insolubili perché... semplicemente non andrebbero risolti!
Ècome voler cambiare i riflessi sulla superficie del mare o far placare le onde: le onde si placheranno da sole quando cambia il vento o si sposta la luna.
Che la psiche non abbia legami col passato e con lo nostre esperienze, si può verificare anche osservando le persone che danno molto peso ai loro problemi psicologici: come sciamano, si rivolgono a me parecchie persone purtroppo in questo stato. Tutte parlano sempre dei loro disturbi psichici, del tutto astratti, mentre non dicono mai niente di concreto sulla propria vita.
Una giovane donna, del tutto invischiata nelle sue problematiche psicologiche, quando le ho chiesto di parlarmi di sé, dalla sua risposta via mail di concreto si capiva soltanto che era una donna e che aveva o aveva avuto un marito, perché lo nominava incidentalmente, mentre descriveva un suo disturbo psicologico.
Non si capiva invece: dove viveva; se era in miseria o benestante; se era ancora sposata e il matrimonio era felice; se aveva figli; se lavorava e che lavoro faceva; quanti anni aveva (!), ad es. se 22 o 78...
E nella mail doveva parlarmi di sé!

Non si tratta di un caso limite, anche le persone non così invischiate nella regnatela della psicologia, quando vengono a (pre)occuparsi dei loro problemi psichici, diventano del tutto avulsi dalla vita reale.
Il motivo è che i fenomeni della psiche per la maggior parte non dipendono da noi, ma da Spiriti che con noi non hanno nulla a che fare, sono solo di passaggio e del tutto sradicati dalla nostra vita e dalle nostre esperienze.
Basterebbe solo lasciarli passare o, quando sono tenaci, scacciarli con un semplice rito o farli mandar via da uno sciamano.